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Xylella fastidiosa una grave minaccia per l’olivicoltura italiana – dossier de L’Informatore Agrario

Un articolo ben fatto, quello de L’Informatore Agrario che fa il punto sull’epidemia della Xylella fastidiosa che ha colpito gli ulivi della provincia di Lecce in futuro potrà essere considerata alla pari delle malattie delle piante che hanno contrassegnato la storia dell’uomo. Il complesso del disseccamento rapido dell’olivo (CoDiRo), a cui è strettamente collegato il batterio Xylella fastidiosa, sta mettendo in ginocchio l’olivicoltura salentina, con ripercussioni negative sull’intero comparto agricolo italiano; inoltre rappresenta una delle più gravi minacce dell’agricoltura mediterranea. Questa emergenza sarà ricordata come l’evento che sta modificando l’assetto socioeconomico e l’aspetto paesaggistico del tacco d’Italia. […]

By |aprile 27th, 2015|Notizie|Commenti disabilitati su Xylella fastidiosa una grave minaccia per l’olivicoltura italiana – dossier de L’Informatore Agrario

La causa del disseccamento rapido degli olivi in Puglia è davvero solo la Xylella fastidiosa? La risposta….

Il rapporto dell’Efsa, l’Agenzia Europea Sicurezza Alimentare, sulla Xylella fastidiosa, di bene 13 pagine, in cui si tiene conto di recente bibliografica scientifica e dei video pubblicati in rete. Il responso è chiaro: “non esiste al momento alcuna evidenza scientifica che comprovi l’indicazione che alcuni funghi, piuttosto che il batterio Xylella fastidiosa, siano la causa primaria della sindrome del disseccamento rapido degli ulivi osservata in Puglia” E’ un articolato rapporto quello dell’Efsa in risposta ai quesiti della Commissione europea. In un primo quesito la Commissione ha chiesto se potrebbero essere alcuni finghi patogeni come Pleurostomophora richardsiae, Phaeoacremonium aleophilum e Neofusicoccum parvum, al pari di Xylella fastidiosa, a causare la sindrome del disseccamento rapido dell’olivo. […]

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Il Consorzio Nazioanle Olivicoltori al TUTTOFOOD 2015, dal 3 al 6 maggio

Il Consorzio Nazioanle Olivicoltori, in sigla CNO, sarà presente al grande appuntamento di EXPO 2015 – MILANO con un proprio stand alla manifestazione TUTTOFOOD 2015, in programma dal 3 al 6 Maggio presso il Padiglione n. 1 – Stand G16-G18-H15-H17; un evento a cui non poteva mancare per promuovere le produzioni italiane di qualità, gli oli extravergini della nostra penisola, dalla Sicilia a Lago di Grada. TUTTOFOOD, la Fiera dell’Alimentare per Eccellenza, organizzata da Fiera Milano, unica in Italia dedicata al business agroalimentare aperta soltanto agli operatori del settore ed unica manifestazione di settore, nel panorama fieristico italiano, con un respiro realmente internazionale. […]

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Ismea: in Italia record dell’import di olio di oliva nel 2014

Con un produzione quasi dimezzata, prezzi al frantoio eccezionalmente elevati e un livello di importazioni come non si vedeva da 20 anni, l’olio di oliva italiano archivia un 2014 contrassegnato da andamenti inusuali per quasi tutte le variabili. Il dato sulle importazioni, così come emerge da un’elaborazione Ismea sui dati Istat relativi a tutto il 2014, indica che da gennaio a dicembre sono giunte dall’estero ben 666 mila tonnellate di olio di oliva e sansa, mai così tante negli ultimi 20 anni, con una spesa che ha superato il miliardo e mezzo di euro. La crescita degli esborsi (+23,3%) – spiega l’Istituto – è stata più contenuta rispetto all’incremento dei volumi importati (+38%) a causa della flessione media dei listini degli oli provenienti dalla Spagna, vero grande bacino di approvvigionamento estero dell’industria italiana. […]

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Auguri di Buona Pasqua a voi cari olivicoltori

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La bruciare residui vegetali è pratica agricola consentita…sentenza la Corte Costituzionale

Due recenti sentenze della Corte Costituzionale, la n.16/2015 e la n. 38/2015 dello scorso 17 marzo, hanno definitivamente chiarito che l’abbruciamento in loco dei residui vegetali va considerato ordinaria pratica applicata in agricoltura e nella selvicoltura ed è nel potere della Regione legiferare in merito. Il problema interpretativo si era posto, inizialmente, a causa della diffusione sul territorio di interpretazioni contraddittorie e, talvolta, di indicazioni contrastanti da parte delle pubbliche amministrazioni e degli organi di controllo sulla questione relativa all’applicabilità della normativa in materia di rifiuti al particolare caso della combustione controllata sul luogo di produzione degli scarti di potatura derivanti dalle attività agricole. “La Corte Costituzionale ha sancito che l’attività di combustione controllata di residui vegetali e colturali in pieno campo derivanti da attività agricole non rientra nell’ambito della gestione dei rifiuti e non configura un reato – ha commentato Daniela Nugnes, assessore all’Agricoltura della Regione Campania – Si tratta di una sentenza di estrema importanza per il comparto agricolo della nostra Regione”. […]

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Quando si acquista una macchina agricola nuova o usata cosa bisogna fare?

Cosa fare per poter circolare in regola? Sia che si acquisti un macchina agricola nuova (semovente e non: un trattore, una mietitrebbiatrice, un rimorchio …), oppure una usata, e pertanto già dotata di targa e di carta di circolazione (il cosiddetto “libretto”), l’imprenditore agricolo deve affrontare un iter burocratico che prevede nel primo caso l’immatricolazione e nel secondo la richiesta del duplicato della carta di circolazione, con i dati aggiornati a seguito di acquisto dell’usato. A tale scopo, l’impresa agricola deve presentare alcuni documenti, che costituiscono parte integrante della pratica evasa dal Dipartimento dei Trasporti Terrestri (la Motorizzazione Civile) competente per la provincia in cui risiede l’azienda, intesa come esatta ubicazione della sede aziendale. I documenti base Nei due casi, rimane comune la presentazione di alcuni documenti: fotocopia fronte/retro della carta d’identità del soggetto che sarà l’intestatario del mezzo. Nel caso di società semplici (molto comuni in ambito agricolo) è bene produrre copia delle carte d’identità di tutti i componenti della società, in modo da includere tutti i soci nella carta di circolazione di nuova emissione. Ciò vale anche per le società a responsabilità limitata (Srl) e le altre forme societarie, anche se potrebbe essere sufficiente la copia del documento del legale rappresentante o dell’amministratore della società; fotocopia fronte/retro del tesserino del Codice Fiscale, cui deve essere fatto riferimento per il corretto inserimento della pratica nei database specifici. Anche qui è bene produrre i C.F. di tutti i soci; dichiarazione di titolarità: il soggetto firmatario attesta che è (come dice il termine stesso) titolare di impresa agricola o forestale, oppure di impresa di lavorazioni agromeccaniche o ancora di noleggio di macchine agricole. Si tratta di un documento importante, perché una macchina che si definisce “agricola” [...]

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Domanda Pac precompilata per 1,5 milioni di agricoltori

Meno burocrazia per gli imprenditori agricoli e più innovazione per la pubblica amministrazione. La digitalizzazione è la nuova frontiera del settore primario, l’agricoltura. Ha preso il via, pochi giorni fa a Vinitaly, il piano “Agricoltura 2.0″, con l’invio della prima domanda precompilata online per gli aiuti comunitari della Politica agricola comune. Parte così un programma di digitalizzazione del rapporto tra Amministrazione e imprese agricole, che renderà la vita più semplice per un milione e mezzo di agricoltori. […]

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Come e quanto la potatura influisce sulla produttività dell’olivo

L’esperienza, su varietà Coratina, ha mostrato come la potatura influisca non solo sulle variabili agronomiche, tra cui il carico di olive, ma anche anche su alcune caratteristiche qualitative, come il contenuto fenolico. La potatura può incidere significativamente non solo su carico di frutti e altri fattori agronomici produttivi ma anche sulla caratteristiche qualitative dell’olio. E’ quanto hanno rilevato alcuni studiosi sudamericani che hanno valutato gli effetti di tre diverse intensità di potatura sulla varietà Coratina. La potatura è stata eseguita nella fase fenologica in cui era già visibile la gemma a fiore (settembre 2008, si ricorda che nell’emisfero sud le stagioni sono invertite rispetto all’emisfero nord) e le olive sono state raccolte a mano nel giugno 2009. La frangitura è stata effettuata con un piccolo frantoio aziendale con una capacità di lavorazione di 30 kg/ora. Le diverse tesi prevedevano: nessuna potatura (T1), rimozione del 33% del legno di un anno di età (T2) e rimozione del 50% del legno di un anno di età (T3). […]

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Le assicurazioni agricole 2015, cosa cambia quest’anno?

La Conferenza Stato-Regioni di pochi giorni fà ha approvato il nuovo PAAN, cioè il Piano assicurativo agricolo nazionale che definisce produzioni, tempistiche e modalità alle quali attenersi per usufruire dei contributi pubblici per i costi sostenuti per la copertura dei rischi. La principale novità contenuta nel documento è l’abolizione della distinzione tra coperture pluririschio e multirischio, prevedendo unicamente polizze la cui quantificazione del danno si concretizza come differenza tra resa effettiva e resa assicurata, tenendo conto della compromissione della qualità. Vengono poi definiti i tipi di avversità e le possibili combinazioni assicurabili e le modalità di calcolo dei parametri contributivi. Il contributo pubblico a vantaggio delle imprese agricole a parziale ristoro del costo assicurativo è pari al 65% della spesa ammessa. Le scadenze per sottoscrivere le polizze assicurative sono le seguenti: − per le colture a ciclo autunno-primaverile entro il 20 aprile; − per le colture permanenti entro il 20 aprile; − per le colture a ciclo primaverile entro il 31 maggio; − per le colture a ciclo estivo, di secondo raccolto, trapiantate entro il 15 luglio; − per le colture a ciclo autunno-invernale e colture vivaistiche entro il 31 ottobre.

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