Il Consorzio

Nel rispetto dello scopo mutualistico e conformemente alla propria natura di organizzazione di produttori olivicoli, la cooperativa ha come oggetto la commercializzazione della produzione dei produttori aderenti, incluse tutte le attività intese ad assicurare la programmazione della produzione dei soci, concentrare l’offerta e commercializzare direttamente la produzione dei soci; partecipare alla gestione delle crisi di mercato; ridurre i costi di produzione e stabilizzare i prezzi alla produzione; promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dell’ambiente e del benessere degli animali; fornire ai soci assistenza per l esercizio di una razionale ed economica attività nel settore delle produzioni olivicole.

Il Consorzio Provinciale Olivicoltori (CPO) opera sull’intera territorio della Provincia di Salerno ed in particolare nella zona del Cilento e Diano, aree a forte vocazione olivicola con due denominazioni di origine protetta: DOP Cilento e DOP Colline Salernitane. Il territorio a sud di Salerno, rappresenta il 52 % della superficie olivicola provinciale e più del 35 % di quella regionale (dati ISTAT).

Il Consorzio svolge attività mirate allo sviluppo del settore olivicolo in queste aree produttive. Zone olivicole che negli ultimi anni hanno investito sulla produttività, aspetti tecnico-agronomici, multifunzionalità (attività didattiche,  sostenibilità ambiente, ect…), ma soprattutto sul miglioramento della qualità finale degli oli extravergini; le cui varietà peculiari sono la Pisciottana, la Salella, la Rotondella nel Cilento e Frantoiana, Rotondella e Carpellese nel Vallo di Diano e Colline Salernitane.

L’olivo e l’olivicoltura rappresentano da sempre per queste aree un’importante settore sia per la considerevole superficie occupata sia per il contributo che reca all’economia agricola locale ed al mantenimento del paesaggio rurale. Si rileva, non a caso, negli ultimi anni una aumento delle aziende che si certificano DOP e BIO nella provincia di Salerno e di quelle che aderiscono all’olivicoltura integrata.